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AMICIZIA CIVICA: ESTATE 2020 IN ORATORIO…E NON SOLO!

Un’espressione cara al Cardinal Scola è “amicizia civica” con cui intende sottolineare il rispetto reciproco e la buona qualità della relazione tra le persone che vivono la stessa realtà sociale. E’ ciò che sta accadendo nel nostro territorio comunale come “frutto positivo” dell’epidemia che ci ha travolto. Si potrebbe anzi, ampliare l’espressione del Cardinale per-ché sono coinvolte molte associazioni e quindi cittadini di Triuggio. L’espressione meglio confacente alla situazione che si è generata, potrebbe essere “alleanza civica”. Questa pandemia che ha messo tutti alla prova, ha però provocato una ricerca comune di attenzione ed aiuto ai bisognosi del territorio. Sono nate tre collaborazioni che evidenziano concretamente la suddetta “alleanza civica”. Nei confronti ed a supporto delle famiglie più povere la nostra Caritas con il Comune, la Banca BCC, la Cooperativa Familiare e la Protezione Civile più la solidarietà di tanti cittadini hanno permesso un forte aiuto di ali-menti ed altri generi di necessità a più di 50 famiglie. Con il coordinamento ed un serio supporto economico del Comune, la nostra Comunità Pastorale, la Polisportiva Triuggese, la Cooperativa il Ponte, la Banda santa Cecilia, la Marching Band, gli Amici della Natura e la Protezione Civile hanno reso possibile l’Estate Ragazzi 2020 che è iniziata lunedì scorso (22 giugno) e finirà il 31 luglio. E la terza collaborazione tra le nostre Scuole dell’Infanzia e il forte appoggio economico del Comune permetteranno che dal 6 luglio inizierà il Centro Estivo anche per i bambini dai 3 ai 6 anni. Il senso della Comunità, la ricerca del bene comune e lo spirito di servizio che sono valori evangelici, hanno suscitato l’alleanza civica nel nostro paese. Lodiamo l’ispirazione che il Signore ha donato e la risposta solidale che noi uomini abbiamo dato. Il desiderio e la preghiera che questa alleanza civica coinvolga tutti i credenti e tutti i cittadini. Il sogno è di costruire la civiltà dell’amore come proposta dal papa del Concilio, san Paolo VI.

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